3 - 21 maggio 2009 Citta' Asburgiche - 2274 km
Diario di Viaggio
3
maggio Milano - Vipiteno, 340 km Parto nel primo pomeriggio. C'e' il sole e viaggio senza problemi. Prendo l'autostrada per il Brennero e verso le 19 mi trovo alla barriera di Vipiteno. Subito dopo la barriera seguo le indicazioni per l'autocamp. Con 12 euro mi sistemo in una piazzola fornita di presa elettrica. C'e' anche la possibilita' di carico/scarico ma, essendo appena partito, non ne ho bisogno. |
4
maggio Vipiteno - Linz, 375 km Entro in Austria di primo mattino, dopo aver comperato la vignette in un chiosco in un'area di servizio subito dopo (o subito prima?) del confine. Supero il Brennero (13,80 euro di pedaggio) e arrivo a Innsbruk. Il parcheggio che avevo individuato su googlearth si rivela impraticabile. Entro in citta' seguendo il traffico e dopo un po' mi trovo sulla Innrain, una via che porta alle autostrade. Ai lati della via ci sono dei parcheggi a pagamento. Lascio il camper sulla Innrain e mi avvio verso il centro. Pioviggina e c'e' molta umidita'. |
e nella landstrasse, quasi affiancati, la Ursulinenkirche (1757), e la karmelieterkircher (1726), entrambi dipinti di giallo ed entrambi con uno spettacolare interno gotico. Un po' spostato a sinistra si trova il nuovo duomo, un edificio gotico imponente, completato negli anni 20 (quasi cento anni di lavoro) la cui, per ora, unica attrazione sono le vetrate |
la strada per San Floriano | San Floriano, cortile interno |
metri dall'abbazia e salgo a piedi (il complesso sorge su di uno spuntone di roccia a picco sul Danubio). Se non ho capito male e' in questa abbazia che e' stato ambientato qualche brano del romanzo "il nome della rosa" di Umbero Eco. Gli interni, i cortili, e le scale a chiocciola sembrano scenari ideali per il dramma sviluppato dal romanzo. Al di la |
Melk | Melk |
La basilica di San Carlo - interno | La basilica di San Carlo - interno |
ma qui' la particolarita' e' la cupola. E' tutta affrescata e grazie ad un ascensore e ad una serie di scalini, si puo' salire sino in cima ed ammirare da vicino tutti gli affreschi. Nel pomeriggio ho in programma la visita al Belvedere (il palazzo fatto costruire da Eugenio di Savoia), prendo |
e della gloria. Sotto, tra le colonne, i monumenti ai vari re ed eroi nazionali che si sono succeduti negli ultimi mille anni. Dietro la piazza si apre un vasto parco all'interno del quale si trova un castello ed il museo delle belle arti. Il castello e' composto da diversi edifici, non molto grandi che ricordano l'aspetto esteriore di alcuni castelli e palazzi reali e quindi statue, decorazioni, torri merlate e non, ed una chiesa. Sarebbe tutto molto bello se le dimensioni insolitamente piccole del complesso non facessero trasparire la loro recente costruzione. Nel frattempo e' uscito il sole e la temperatura e' cambiata. L'abbigliamento diventa insopportabile per cui nel giro di una ventina di minuti sono di nuovo in camper. Indosso i pantaloni leggeri, una maglietta ed esco di nuovo. Questa volta prendo il tram e mi dirigo in centro. Ho praticamente finito la visita della citta' ed ora voglio assaporarne il clima (non metereolgico, ovviamente). Prendo la vaci utca, una via pedonale sulla quale si affacciano birrerie, ristoranti e negozi per turisti. La via e' affollata e sento parlare diverse lingue, italiano compreso. Sbircio la merce esposta nei negozi ma non ne sono interessato. Guardo i menu' dei ristoranti |
16 maggio Budapest - Siofok (Lago balaton) - km 122
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per cui
basta qualche capello bianco per essere classificato come un vecchietto.
Comunque non mi lamento. Mi imbarco sotto il sole e faccio
una piacevole escursione sul lago. Al termine mi soffermo ad ascoltare una
band che suona musica rock poi, verso le 18, prendo la bici e torno al
campeggio. Credo che Siofok non meriti piu' di una mezza giornata per
cui domani parto per Zagabria.
17 maggio Sofiok -
Zagabria - 302 km Giornata di trasferimento. C'e' il sole gia' al mattino e la giornata si preannuncia calda. Prendo l'autostrada ed |
moneta croata. Vado ad un box di cambio situato al limite del confine ma in territorio ungherese e chiedo di cambiare 50 euro. La cassiera prima mi cambia gli euro in fiorini ungheresi e poi mi cambia i fiorini in kuna. Il risultato e' che mi vengono applicate due volte le commissioni di cambio per cui queste poche kune mi costano parecchio (un cambio di 1:6,8 al posto di 1:7,2). Sembra che oggi sia una giornata storta. Ad ogni modo proseguo il viaggio e quando arrivo al casello di Zagabria mi vengono chieste 56 kuna (poco piu' di 8 euro) per un percorso autostradale in territorio croato di non piu' di 70 km. Quando finalmente arrivo nei pressi del campeggio interpreto male le indicazioni del navigatore per cui imbocco l'autostrada per Spalato e mi tocca proseguire per 21 km prima di arrivare alla prima uscita, pagare il pedaggio e quindi rientrare (da qui' il chilometraggio eccessivo |
puo' innestare un successivo giro di 60 minuti nella citta' vecchia. il giro e' interessante, viali alberati e puliti, edifici di inizio secolo e monumenti. Una volta giunto nella affollata piazza principale (tgr bana jelacica) abbandono momentaneamente l'itinerario suggerito dalla guida e mi dirigo verso un coloratissimo mercato di fiori cui fa seguito un mercato di altrettanto colorati prodotti agricoli. Tutto pulito ed ordinato. Se non fosse |
preghiera.
Le pareti interne della porta sono tappezzate da ex voto. Sempre seguendo
il percorso turistico arrivo alla chiesa
di San Marco:
risalente al XIII secolo, questa chiesa fu consacrata per la fiera di San
Marco; e' caratterizzata da un portale gotico, composto da 15 figure, e da
una torre campanaria; ma la cosa piu' singolare e' il tetto, con le tegole
disposte a formare lo stemma di Croazia, Slovenia, Dalmazia e Zagabria.
Raggiungo poi un belvedere dal quale si possono ammirare i tetti della citta' (la chiesa di San Marco e' in cima ad una collinetta che si eleva per qualche decina di metri
sulla citta'). Ormai e' passato mezzo giorno e
mi metto alla ricerca di un posto ove mangiare qualcosa. Con mia
grande sorpresa non trovo ne ristoranti , ne trattorie ne' fast food.
Tutta l'area pedonale della citta' e' piena di caffe' e pub con i
tavolini sulla strada. E tutti i tavolini sono affollati da persone che
bevono qualcosa, alcuni bevono birra, altri
delle aranciate o comunque dei drink
ed altri ancora sorseggiano un cappuccino. Sono ormai quasi le 13 e
nessuno mangia. Credo di essermi perso qualcosa poiche' non avevo mai
ne' letto ne' sentito che in Croazia il pasto di mezzogiorno fosse
stato soppiantato da un drink. Dopo qualche ricerca mi metto il cuore in
pace e mi accontento di una brioche farcita di marmellata
accompagnata da un cappuccino. Dopo colazione raggiungo, a piedi
Savski Most ed alle 15,30 sono di nuovo in camper.
19
maggio Zagabria - Lubiana -
148 km Giornata di sole. Parto come sempre con calma e nel giro di una ventina di minuti sono alla frontiera con la Slovenia. Si ripete il teatrino di guardie doganali gia' sperimentato all'atto dell'ingresso in Croazia. |
due rive sono ingombre di tavolini di bar, caffe', ristoranti e gelaterie e di sera la zona e' molto frequentata. Mi siedo ad un tavolino all'aperto, prendo una birra ed osservo la gente che passeggia. Sono tutti giovani (Lubiana e' sede |
soffermo a guardare il triplice ponte, un'opera bizzara: si tratta di tre ponti affiancati, a pochi metri di distanza uno dall'altro, che partono dal medesimo luogo e giungono nella medesima piazza. Un'opera inutile, ma comunque piacevole a vedersi. Superato il triplice ponte seguo le bancarelle di un mercato (anche qui' Il mercato inizia con le bancarelle dei fioristi, poi passa gradatamente a quello degli ortaggi e della frutta per poi finire nel tessile. Finito il mercato giro lo sguardo e vedo la cupola ed i campanili del duomo. Si tratta di una costruzione abbastanza recente (non piu' di duecento anni credo) che ha preso il posto del vecchio duomo gotico, piu' volte distrutto e piu' volte ricostruito. Di gotico non e' rimasto piu' nulla: l'esterno e' liscio ed elegante, con due torri campanarie dal caratteristico tetto rigonfio ed una cupola abbastanza evidente. L'interno, cui si accede tramite due imponenti porte di bronzo, e' barocco, tutto stucchi, dorature ed affreschi. Notevole il pulpito e l'organo, |
Lubiana, il ponte delle colonne |
che non solo si apre sulla porta di ingresso (come in quasi tutte le chiese) ma ha un paio di |
arrivo in piazza preseren e torno prendere l'autobus. Prima delle 15 sono gia' al
campeggio.
21
maggio Lubiana Cusano 493 km Lascio
il campeggio e mi dirigo verso ovest. L'idea e' quella di
varcare la frontiera a Gorizia e, eventualmente visitare la citta'. In
autostrada trovo una coda di parecchi km per cui arrivo a Gorizia verso
le 11,30 passo la frontiera al valico di casetta rossa e mi dirigo in
citta' con l'idea di trovare un parcheggio.
Durante il trasferimento vedo una citta' senz'anima.
Probabilmente non sono passato dal centro ma tutto quello che vedo sono
palazzi di tipo popolare e supermercati. Forse sono stanco o forse mi e'
passata la voglia di visitare Gorizia per cui non mi fermo ed imbocco l'autostrada per Milano.
Con sorpresa vedo che il passante di Mestre, croce di ogni viaggio
ad est, e' stato bypassato da un raccordo a tre corsie per cui,
quasi senza accorgermene, passo da Venezia est a Padova est. Meglio
cosi'. Mi fermo a sbocconcellare qualcosa e proseguo il viaggio. Sono a
casa a meta' pomeriggio.
Conclusioni
e considerazioni Si e' trattato di un viaggio di media durata (18 giorni) non eccessivamente pesante. Le citta' piu' ostiche sono state Vienna e Budapest che, per le loro dimensioni, mi hanno costretto a saltare da un mezzo ad un altro o a fare parecchia strada a piedi. Le altre citta' erano tutte a misura d'uomo, con un centro abbastanza piccolo e tale da poter essere visitato ed apprezzato senza troppi problemi. La sorpresa migliore e' stata Lubiana, con il suo centro pedonale che si sviluppa lungo le rive del suo fiume mentre quella che mi ha un po' deluso e' stata Zagabria: una citta' grande, con larghi viali, ed edifici pretenziosi ma, a mio avviso, senza anima. Si e' trattato anche di un viaggio relativamente poco costoso. Ho speso in tutto poco piu' di 900 euro, di cui 400 per il trasporto (gasolio, pedaggi autostradali e mezzi urbani) e 260 per campeggi e parcheggi. |